L'idea di questo viaggio è nata nel 2019.

Ero impegnato nel Mogolrally, una ‘gara’ automobilistica non competitiva con un fine benefico.  Si partiva dall’Europa con vecchie auto di piccola cilindrata alla volta della Mongolia. Nessun percorso obbligato e nessun limite nel viaggio se non quelli imposti dalla fantasia.

Mentre percorrevamo la Pamir Highway, una famosissima strada a sud del Tagikistan che attraversa le altissime montagne del Pamir, mi resi conto che stavamo percorrendo il confine con l’Afghanistan.

Proprio così!L’Afghanistan era vicinissimo, potevo vedere le persone, le strade e i villaggi. Solamente un fiume mi separava da una nazione che agli occhi degli occidentali sembra irraggiungibile, inaccessibile e lontanissima. 

Lì, per la prima volta accarezzai l’idea di un viaggio in un luogo apparentemente inaccessibile.

Qualche giorno dopo scendendo dalle montagne in Kirghizistan mi stupì un cartello che indicava la frontiera cinese, anch’essa così vicina ma nella mia mente così lontana sia culturalmente sia geograficamente.

Mi incuriosì e iniziai a guardare la mappa e vidi una strada, lunghissima, che corre parallela a tutto il confine sud ovest della Cina per poi arrivare in Tibet.

Fu così che si accese una scintilla, che dopo 7 anni è divenuta un fuoco.

Come per il Mongolrally mi piace l'idea di coronare l'impresa dando dei fondi in beneficienza.